https://labourlaw.unibo.it/issue/feedLabour & Law Issues2022-12-20T16:44:44+01:00Patrizia Tullinidsg.lli@unibo.itOpen Journal Systems<p><strong>Labour & Law Issues – ISSN 2421-2695</strong> è una rivista digitale che si occupa del diritto delle relazioni individuali e collettive di lavoro nell’ambito delle scienze giuridiche e sociali.</p>https://labourlaw.unibo.it/article/view/16055Il metaverso come luogo di lavoro. Configurazione e questioni regolative2022-12-19T09:01:14+01:00Annamaria Doniniannamaria.donini@unige.itMarco Novellamarco.novella@unige.it<p>Nell’ambito di interesse del giuslavorista si è recentemente affacciato un nuovo fenomeno tecnologico capace di incidere sulle modalità di esecuzione della prestazione lavorativa. Sembra che il lavoro, come molte altre attività umane, possa ora essere svolto da un avatar in un metaverso, ossia da un doppio virtuale del lavoratore entro un universo virtuale tridimensionale. Pur nell’incertezza in merito alle evoluzioni che riguarderanno tale fenomeno socio-tecnico, il contributo anzitutto cerca di stabilire se nel metaverso vi siano attività che possano essere configurate come <em>lavoro</em> dal punto di vista giuridico o se invece i mondi virtuali siano animati esclusivamente da <em>oggetti </em>digitali, eventualmente destinatari di tutele radicate in altre discipline giuridiche.</p> <p>L’analisi svolta conduce ad escludere che il metaverso costituisca una realtà parallela completamente slegata dalle coordinate spazio-temporali che reggono l’universo fisico. Non sempre, inoltre, l’uso di un visore che fornisce immagini tridimensionali implica lo svolgimento di lavoro <em>nel</em> metaverso: in alcune ipotesi le tecnologie e le attrezzature indossabili mettono a disposizione uno strumento tecnologico per il lavoro, mentre in altre determinano un inserimento di immagini virtuali (ad es attraverso ologrammi) nella realtà fisica. In un più limitato – ma di maggiore interesse per le sue caratteristiche estreme – novero di ipotesi il lavoratore percepisce un universo virtuale nel quale può sentirsi completamente immerso. In queste ultime, in particolare, il metaverso si può assimilare ad una estensione del luogo di lavoro fisico in cui si trova collocato il prestatore. La parte finale del contributo è dedicata all’individuazione delle principali discipline del lavoro applicabili ai casi in cui il lavoro si svolge in ambienti virtuali o in ambienti reali potenziati da proiezioni virtuali.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Annamaria Donini, Marco Novellahttps://labourlaw.unibo.it/article/view/16051Il lavoro nel metaverso: uno spazio indefinito del possibile2022-12-18T18:15:34+01:00Mauro Lombardimauro.lombardi@unifi.it<p>Questo contributo si concentra sull'evoluzione delle logiche di pensiero e delle innovazioni tecno-scientifiche che hanno portato alle cosiddette tecnologie immersive (AR e VR), che costituiscono il nucleo dinamico del metaverso. Quest'ultimo è concepito come uno "spazio del possibile" per il mondo del lavoro; allo stesso tempo l'A. ne illustra alcuni limiti rilevanti, come i rischi legati alla combinazione di tecnologie immersive e nuove tecnologie pervasive di tracciamento e monitoraggio. Da qui la necessità di introdurre una regolamentazione efficace</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Mauro Lombardihttps://labourlaw.unibo.it/article/view/15946Diritto del lavoro e metaverso. Se il lavoro non è un (video) gioco2022-12-07T19:32:11+01:00Valerio Maiovalerio.maio@unitelmasapienza.it<p>Questo articolo affronta il tema della compatibilità del metaverso con il Diritto del lavoro. Dopo aver analizzato l’uso professionale dei sistemi di realtà aumentata e realtà virtuale, l’articolo cerca di comprendere l’impatto del metaverso sul mercato del lavoro. Il metaverso viene anche studiato e criticato come possibile evoluzione dello smart working nella prospettiva della gamification del lavoro. L’autore distingue tra l’utilizzo professionale occasionale della realtà virtuale e l’immersione continuativa del lavoratore nel metaverso, per individuare le criticità emergenti soprattutto in tema di privacy e salute e sicurezza dei lavoratori.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Valerio Maiohttps://labourlaw.unibo.it/article/view/16049“Almeno tu nel metaverso”. Il diritto del lavoro e la sfida dei nuovi spazi digitali2022-12-17T17:05:23+01:00Marco Peruzzimarco.peruzzi@univr.it<p>Il contributo propone una prima riflessione sulle sollecitazioni e questioni che la sfida del metaverso pone per il giuslavorista, dal pagamento in criptovalute, alle questioni collegate alla configurazione dei gemelli virtuali (ad es. la tenuta delle garanzie sul trattamento dei dati e l’applicabilità del diritto anti-discriminatorio), fino ai profili di salute e sicurezza e alla proiezione collettiva della protezione. In questa prospettiva, particolare attenzione è posta alle scelte di contenuto e di metodo che si delineano nella costruzione dell’architettura regolativa di fonte Ue in tema di nuove tecnologie, processi algoritmici e intelligenza artificiale.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Marco Peruzzihttps://labourlaw.unibo.it/article/view/16078Prime riflessioni sul lavoro nel metaverso2022-12-20T10:39:32+01:00Annamaria Doniniannamaria.donini@unige.itMarco Novellamarco.novella@unige.itMaria Luisa Vallaurimarialuisa.vallauri@unifi.it<p>L'editoriale presenta la sezione monografica "Saggi" dedicata alle principali questioni giuridiche legate alla diffusione del lavoro nel metaverso.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Marco Novella, Maria Luisa Vallauri, Annamaria Doninihttps://labourlaw.unibo.it/article/view/15940Il diritto di critica alla prova dei social network2022-12-06T16:47:10+01:00Giulia Bandellonigiulia.bandelloni@giuri.unige.it<p>L’Autrice sottolinea i riflessi negativi che l’uso dei social network può avere sul rapporto di lavoro. In particolare, l’analisi si concentra sulle interazioni tra social network e diritto di critica. Più ampiamente il saggio, tenuto conto che esiste un obbligo di fedeltà, si sviluppa ricostruendo i limiti al diritto di critica. Nello svolgere tale ricerca emerge il fatto che i confini di legittimità dell’esercizio del diritto di critica non possono essere individuati in astratto, ma devono tenere conto di una serie di situazioni specifiche in cui viene esercitato lo stesso diritto. Pertanto, si è reso opportuno introdurre delle distinzioni, attraverso un’analisi critica di quelle emerse in giurisprudenza.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Giulia Bandellonihttps://labourlaw.unibo.it/article/view/15994Robot ed effetto di sostituzione: alcune riflessioni2022-12-13T10:02:05+01:00Marco Guerinimarco.guerini@unibs.it<p>Il saggio vuole proporre una ricostruzione delle principali teorie di natura quantitativa e qualitativa, emerse in ambito economico, in merito agli impatti sul mercato del lavoro a seguito di una progressiva sostituzione del lavoro umano con quello dei robot. Alla luce di ciò, l'A. dà atto di alcune linee interpretative sul tema, che possono essere osservate in ambito industriale da circa un decennio. Tale analisi è utile per indagare come il processo di sostituzione uomo-macchina (o la sua minaccia) non risponda unicamente a logiche deterministiche legate al progresso tecnologico, bensì sia strettamente connesso a scelte di natura strategica che trovano origine in processi propri del diritto del lavoro e delle relazioni industriali. In particolare, con riguardo alla determinazione delle condizioni di lavoro dei lavoratori meno qualificati e, dunque, più facilmente sostituibili.</p> <p>Infatti, se la regolazione del fenomeno fosse determinata unicamente da interessi mercantili ciò comporterebbe un rischio per la tenuta stessa dello Stato sociale; urge, pertanto, l’attivazione delle tecniche di tutela offerte dal diritto del lavoro nell’ottica di incentivare la diffusione di una robotica che, anziché tendere a sostituire tout court i lavoratori, miri a rendere il lavoro degli stessi meno gravoso e, pertanto, più dignitoso.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Marco Guerinihttps://labourlaw.unibo.it/article/view/15890Produttività del lavoro e smart working: un binomio migliorabile2022-12-02T14:57:22+01:00Alessandro Graffialessandro.graffi@unimi.itPaola Parravicinipaola.parravicini@unimi.it<p>Considerando che per le aziende private l'utilizzo del lavoro a distanza era un obbligo nel corso del 2020, quali sono stati gli effetti in termini di produttività del lavoro? Non solo: una volta che i vincoli legati all'allontanamento sociale dalla pandemia si sono allentati e gran parte del lavoro a distanza è tornato a svolgersi in presenza, come è stata influenzata la produttività del lavoro?</p> <p>L'obiettivo di questo lavoro è cercare di spiegare le ragioni per cui la relazione positiva tra l'aumento della produttività del lavoro e l'incremento del ricorso al lavoro a distanza che, nel 2020, caratterizzava il mercato del lavoro nelle imprese private con almeno dieci dipendenti nei principali Paesi europei, non si è ripresentata, nel 2021, con la stessa intensità. I dati disponibili per alcuni Paesi, tra cui l'Italia, mostrano che il tasso di crescita della produttività del lavoro si è significativamente ridotto in concomitanza con la riduzione dell'utilizzo del lavoro a distanza.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Paola Parravicini, Alessandro Graffihttps://labourlaw.unibo.it/article/view/15951Regolamentare il lavoro agricolo e il mercato del lavoro per prevenire lo sfruttamento: la prospettiva italiana2022-12-09T08:58:14+01:00Stefania Battistellistefania.battistelli@univr.itOlivia Bonardiolivia.bonardi@unimi.itCristina Inversicristina.inversi@unimi.it<p>Il presente contributo affronta il tema della promozione di un sistema di prevenzione del fenomeno dello sfruttamento lavorativo, interrogandosi su quali siano i passaggi necessari per favorire lo sviluppo di un sistema regolatorio multidimensionale. In apertura il contributo offre una panoramica della letteratura sul tema della regolazione del lavoro agricolo in ottica multidimensionale, andando a delineare sia le sfide a livello globale, sia le specifiche risposte locali. Successivamente, si offre un breve focus sui meccanismi di reclutamento nel mercato del lavoro agricolo e sugli effetti prodotti sui lavoratori: in particolare, si guarda al ruolo fondamentale dei servizi pubblici e degli intermediari privati, evidenziando altresì gli aspetti strutturali e le criticità del sistema italiano dei servizi di collocamento. Sul tema, il contributo si concentra inoltre sull’analisi delle soluzioni tecnologiche innovative per il miglioramento del meccanismo di incontro tra domanda e offerta di lavoro. La domanda chiave è la seguente: tali servizi sono capaci di incoraggiare l’interazione tra datori di lavoro e lavoratori e rispondere alla crescente domanda di manodopera regolare, specializzata e formata? Benché la portata di questa domanda sia troppo estesa per poter essere analizzata compiutamente in un solo articolo, i risultati delle nostre ricerche suggeriscono che tali sistemi sono necessari ma non sufficienti. In quest’ottica, l’analisi si allarga ad una valutazione critica di più meccanismi di regolazione, in ottica multidimensionale: dagli strumenti forniti dalla contrattazione collettiva e la rappresentanza dei lavoratori, agli strumenti istituzionali e le pratiche di auto-regolazione (la cosiddetta Rete del lavoro agricolo di qualità e gli strumenti regionali per la promozione del rispetto dei diritti del lavoro e l’imprenditoria responsabile), tenendo conto altresì di talune esperienze di stampo meramente volontario, sviluppatesi in assenza di supporto istituzionale.</p> <p>In conclusione, si propongono soluzioni regolatorie e interventi al fine di proporre linee guida per <em>policy makers</em>. In particolare, il presente contributo sostiene la necessità dell’adozione di un approccio regolatorio integrato e multidimensionale, che sappia combinare gli strumenti di tutela forniti dal diritto del lavoro e dall’utilizzo dell’apparato repressivo con un sistema di governance condivisa che preveda una più ampia partecipazione delle associazioni di categoria ai processi regolatori per il contrasto allo sfruttamento lavorativo, affiancato dalla creazione di centri di regolazione locali e dalla promozione del dialogo sociale.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Stefania Battistelli, Olivia Bonardi, Cristina Inversihttps://labourlaw.unibo.it/article/view/15992Cambiamento climatico, ambiente e impresa sostenibile: un approfondimento sul caso Ilva2022-12-13T09:29:15+01:00Alessia Consiglioalessia.consiglio@unive.it<p>L’obiettivo del presente studio è quello di riflettere sul ruolo che assumeranno nel futuro i tradizionali principi - costituzionalmente orientati - della proprietà privata, e dunque della libertà d’impresa, del lavoro e della tutela della salute nel paradigma della giusta transizione dovuta al cambiamento climatico. In un contesto caratterizzato da una crescente preoccupazione dell’opinione pubblica e quindi - e di conseguenza - delle agende politiche europee e internazionali sui temi della tutela ambientale, si cercherà di promuovere una rinnovata riflessione sulla nota giurisprudenza dell’Ilva di Taranto. Uno spunto per raggiungere l’obiettivo di questa analisi consisterà nel cercare di riaprire il dibattito sul perimetro della funzionalizzazione sociale della proprietà.</p>2022-12-20T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Alessia Consiglio