La piattaformizzazione dello spazio-tempo. Appunti per una teoria della relatività organizzativa

Abstract

Il contributo vuole provare a misurarsi con le innovazioni organizzative introdotte dalle piattaforme digitali a partire da una riflessione di più largo respiro in grado di posizionarle all’interno della profondità storica necessaria a comprenderne le logiche di fondo. In quest’ottica esse non emergono semplicemente come l’esito delle nuove potenzialità offerte dalle tecnologie digitali, ma come il risultato di dinamiche sociali maggiormente articolate. Nel ripercorrere le evoluzioni dei vari modelli organizzativi che si sono susseguiti nell’ambito industriale (dal fordismo al capitalismo reticolare fino all’ascesa delle piattaforme digitali) ciò che verrà messa in luce è come tali trasformazioni rispondano a logiche di natura sociale e politica aventi il medesimo obiettivo: il controllo del lavoro. Le piattaforme digitali divengono così l’ultimo tassello di queste trasformazioni, in grado di apportare uno stravolgimento delle coordinate spazio/temporali della produzione che se da un lato le rende sempre più centrali all’interno dello scenario economico globale, dall’altro fornisce loro dispositivi di disciplinamento del lavoro sempre più pervasivi ed efficaci. Nonostante questo, le piattaforme non appaiono essere le uniche padrone del loro destino. Le più recenti trasformazioni sottolineano come le esperienze di mobilitazione che abbiamo visto moltiplicarsi tra riders and drivers stiano riuscendo ad incidere tanto sulla dimensione formale del diritto, quanto sulla sostanza organizzativa delle piattaforme.