Il lavoro “senza tempo” nella contrattazione collettiva
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2421-2695/22355Parole chiave:
orario di lavoro, deroghe, contrattazione collettiva, durata della prestazione, collocazione temporale della prestazione, flessibilitàAbstract
Questo report presenta una prima ricognizione della disciplina contrattual-collettiva del lavoro “senza tempo”, inteso come modalità di organizzazione del lavoro in cui la durata o la collocazione temporale della prestazione non sono predeterminate o sono lasciate alla discrezionalità del lavoratore. Attraverso l’analisi trasversale di numerosi contratti collettivi di ambito nazionale e aziendale, afferenti alle aree della subordinazione, della para-subordinazione e dell’autonomia, il report dimostra come, nonostante la presenza di riferimenti a forme di flessibilità, e salvo talune eccezioni, il tempo resti un fattore determinante sia sul piano organizzativo che della corrispettività. I risultati raccolti forniscono elementi utili a riflettere sul ruolo dell’autonomia collettiva nella regolazione del lavoro “senza tempo” e sulle possibili evoluzioni future di tutela.
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