The Electronic Control of the Employer in Portugal
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2421-2695/6009Parole chiave:
electronic control, video-surveillance, GPS, electronic communications, data protection, workersAbstract
Le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa sono state oggetto negli ultimi anni di innumerevoli cambiamenti collegati all’ampia diffusione delle più moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel rapporto di lavoro. La privacy e il controllo del datore sono diventati temi di rilevante interesse, oggetto di controversie negli ultimi anni anche nell’ambito del dibattito portoghese.
L’innovazione tecnologica, attraverso la video sorveglianza, il GPS, il sistema RFID, il controllo delle comunicazioni elettroniche, dei social network e dell’uso di Internet, rende possibile una sorveglianza continua del lavoratore e solleva nuove questioni giuridiche. Queste forme di controllo costituiscono potenti strumenti di sorveglianza e di memorizzazione, ma anche di analisi e di interferenza nella riservatezza delle persone. Di conseguenza, una delle maggiori sfide odierne è la regolazione del controllo a distanza del lavoratore perché lo sviluppo delle tecnologie moderne ha reso possibile la raccolta, la conservazione e l’accesso alle informazioni su una scala apparentemente senza limiti. Per consentire il ricorso agli strumenti di controllo tecnologici e digitali è importante stabilire dei limiti, sulla base dei principi del trattamento dei dati contenuti negli articoli, 20, 21, e 22 del Codice del lavoro Portoghese e nel Codice della protezioni dei dati personali, legge n. 67/98, e, più di tutti, sulla base dei principi di legittimità, proporzionalità e trasparenza.
Il ricorso alle tecnologie informatiche e digitali ha portato a nuove forme di controllo molto più intrusive che controllano pressoché tutto, anche il modo in cui il lavoratore pensa.
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