Il diritto alla disconnessione nell’ordinamento francese. La questione dell’effettività del diritto al riposo nell’era digitale
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2421-2695/7570Parole chiave:
Droit à la déconnexion, Loi travail, réglementation du temps de travail, négociation collective, pouvoir unilatéral de l’employeurAbstract
L’impiego di strumenti digitali nel rapporto di lavoro incide sulle frontiere spazio–temporali del lavoro subordinato, rendendole più sfumate. Già nel 2002 un Autore aveva teorizzato un diritto alla disconnessione concependolo come il diritto alla vita privata del XXI secolo. Questo diritto è stato appena riconosciuto espressamente dalla Loi Travail.
Il legislatore francese, tuttavia, non definisce il diritto alla disconnessione. L’individuazione del suo contenuto è demandata alla negoziazione collettiva, più precisamente a quella aziendale o in sua assenza al datore di lavoro. Sembra possibile distinguere due aspetti: il diritto alla disconnessione al lavoro (quale possibile rimedio ai problemi che scaturiscono dalla iper-connessione) ed il diritto alla disconnessione dal lavoro (a garanzia del tempo di riposo, di congedo, di vita personale).
Invocando il rispetto del tempo di riposo e di vita personale e familiare, il legislatore sembra riferirsi al diritto alla disconnessione fuori dal lavoro. Ma inserendo questo diritto nella tematica della qualità della vita nel lavoro, pare parallelamente considerare anche la disconnessione al lavoro. La questione che si pone è dunque quella di comprendere se il sistema messo in atto dal legislatore sia in grado di assicurare entrambi gli obiettivi.
La valutazione di questo nuovo diritto è controversa.
La disciplina è affidata alla contrattazione collettiva relativa alla qualità della vita al lavoro o, in mancanza, al potere unilaterale del datore di lavoro. Nel contributo viene evidenziato che tale scelta del legislatore crea alcuni problematiche in particolare per ciò che concerne la disconnessione dal lavoro. L’A. è critica sull’adeguatezza del quadro legislativo considerando che la disciplina della disconnessione, inserita nella negoziazione collettiva sull’eguaglianza professionale e sulla qualità della vita al lavoro, finisce per essere priva di coordinamento con la regolamentazione relativa al tempo e ai carichi di lavoro.
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